Come Associazione impegnata sul fronte dello sviluppo della Coscienza Umana e tutela dei valori fondamentali dell'Umanità, SestoCielo supporta, promuove e partecipa alla giornata di Mobilitazione Globale del 15 ottobre. Pubblichiamo qui di seguito un articolo che in queste ore sta facendo il giro del Web e di cui condividiamo i contenuti, fatta eccezione per un concetto, a nostro avviso espresso in maniera confusa: quello della responsabilità. Secondo noi parlare di "colpa" e giudicare i "colpevoli" vedendoli come qualcosa di separato da noi, è inutile e dannoso. Più saggio riconoscere ed accettare la responsabilità di ognuno nell'aver co-creato la situazione attuale, senza soffermarsi nell'automacerazione, ma adoperandosi invece positivamente per cambiare le cose: se ho contribuito a creare una determinata realtà, allora sarà ancora più facile che io possa contribuire a modificarla.
"Il 15 ottobre sarà una data importante che forse scriverà una pagina nei libri di storia. Per la prima volta il mondo intero si mobiliterà in ogni grande piazza di ogni nazione per pretendere un cambiamento radicale dell’attuale sistema economico, politico e sociale, basato sullo sfruttamento dell’individuo e delle risorse. Un sistema che annienta popoli interi in nome del profitto di pochi potenti: la finanza speculatrice, le banche, le multinazionali, i governanti corrotti, unite da tempo in un meccanismo di arricchimento sulle spalle di persone oneste che non vedono più nel loro futuro un lavoro stabile, un’istruzione adeguata, una sanità pubblica funzionante, la possibilità di una casa propria, di una famiglia, una pensione sicura, in poche parole di UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
E non è nostra la colpa. I nostri governanti ci imbottiscono la testa di balle colossali sulla crisi, dobbiamo pagare più tasse, dobbiamo lavorare di più, perché solo così possiamo risollevarci e far ripartire l’economia. Totalmente falso. La crisi non è nostra, la crisi è stata provocata dalla speculazione finanziaria delle banche e dai governanti corrotti che l’hanno permessa e avallata. E non saremo noi a pagarla.
Non ci interessa andare contro un governo o una singola fazione politica, non c’interessa andare esclusivamente contro i privilegi della casta parlamentare, sarebbe inutile e riduttivo. Sappiamo benissimo che chiunque sia stato al governo (destra o sinistra) o lo sarà in futuro, non starà mai dalla parte del popolo, nessuno ha mai ascoltato i nostri bisogni, e in questo sistema mai nessuno lo farà. Noi vogliamo di più. Non una semplice riforma ma un radicale cambiamento del sistema economico e politico. Vogliamo una reale democrazia, basata sulla partecipazione popolare in forma assembleare, dove tutti siano allo stesso livello, senza rappresentanti o leader che decidano per gli altri. Vogliamo che non siano più le banche o i loro politici marionette a decidere per noi. Ogni singola persona deve tornare protagonista della propria vita, senza nessuna delega. Vogliamo che in ogni città, quartiere e paese nascano assemblee popolari che decidano cosa sia realmente meglio per il loro benessere.
Come è possibile fare una cosa del genere?
Da vari mesi a questa parte in varie parti del mondo si sta assistendo ad un continuo ed inesorabile “risveglio” di interi popoli, che non sono più disposti a subire le ingiustizie e gli egoismi dei propri governi. Prima in Iran, poi in Tunisia, Algeria, Egitto, Marocco, Siria, Bahrein, e quindi in Europa, Islanda, Spagna, Grecia, e ora Israele. I popoli si sono organizzati, spesso tramite la rete, e sono scesi in piazza chiedendo rispetto prima come esseri umani, poi come cittadini, chiedendo che la democrazia tanto vantata o aspirata si concretizzasse in una reale partecipazione del popolo alle decisioni del governo.
Sotto la spinta del movimento di cambiamento sociale nato questo 15 Maggio in Spagna, gli Indignati di molti paesi hanno deciso di organizzarsi per porre le basi, prima nel proprio paese e poi globalmente, di una nuova forma di protesta sociale basata su una forma assembleare inclusiva e democratica, con l’obiettivo di svegliare le coscienze dei popoli e di creare una forte base sociale, unita, apartitica e non violenta, che senta come necessità l’esigenza di un cambiamento profondo, che avvenga prima interiormente in ciascuno di noi e poi concretamente nella società.
Da molti mesi vengono sperimentate in molte città europee, nord africane e non solo, assemblee pubbliche dove le persone si confrontano sui loro problemi e bisogni reali, lavorando insieme per elaborare soluzioni adeguate e popolari nel rispetto di ogni singola voce e minoranza. Si sta sperimentando una reale forma di democrazia diretta in continua evoluzione, che non sappiamo esattamente dove ci porterà, ma sappiamo che sarà fondamentale per un cambiamento globale che ormai non è più procrastinabile.
Il 15 Ottobre (15.O) in tutte le principali città d’Europa e del mondo scenderemo in strada per esprimere la nostra indignazione nel pagare una crisi economica causata dall’avidità. Rivendicheremo a voce alta il nostro diritto a vivere una vita degna, in un mondo in cui il valore dell’essere umano sia messo sopra quello del denaro ed in cui vengano rispettati i bisogni basilari di ogni individuo: lavoro, casa, istruzione, cure mediche.
Per questo vi invitiamo ad unirvi a questa lotta pacifica, diffondendo il messaggio che uniti possiamo cambiare questa intollerabile situazione. E’ ora di svegliarci e ricostruire la realtà in cui vogliamo vivere."
Per questo vi invitiamo ad unirvi a questa lotta pacifica, diffondendo il messaggio che uniti possiamo cambiare questa intollerabile situazione. E’ ora di svegliarci e ricostruire la realtà in cui vogliamo vivere."
NON SIAMO MERCE DI POLITICI E BANCHIERI!
15 Ottobre 2011 ore 12 a Roma, Piazza di Porta San Giovanni
REGOLE IMPORTANTI DELLA MOBILITAZIONE:
Chiunque partecipa all’evento non dovrà rappresentare nessun partito o sindacato o altra associazione ma dovrà presentarsi come singolo individuo rappresentante di se stesso.
Chiunque partecipa all’evento non dovrà rappresentare nessun partito o sindacato o altra associazione ma dovrà presentarsi come singolo individuo rappresentante di se stesso.
Nessuna bandiera dovrà essere presente, se non quella dell’Italia o del 15.O.
No alla violenza. In caso di sgomberi da parte delle forze dell’ordine non reagite assolutamente, invitate tutti a mantenere la calma, le forze dell’ordine sono persone come noi vittime anch’esse di questo sistema. Non sono loro i nostri nemici.
In caso di pioggia portatevi l’ombrello, impermeabili e teli di plastica con corde.
Diffondete la notizia del 15.O sia in rete che di persona il più possibile.
Se non riuscite a venire a Roma, mobilitatevi nelle vostre città!
Fonte: retedeicittadini.it
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